Cos’è il tartaro nero? Come si formano placca e tartaro
La placca si forma in seguito alla combinazione fra residui di cibo e saliva che insieme producono un ambiente perfetto per la proliferazione dei batteri i quali tendono ad annidarsi sul colletto dentale, fra dente e dente e nelle zone di contatto fra denti e gengive, dando vita alla placca. La placca che si accumula tende a cristallizzarsi trasformandosi in tartaro.
Il tartaro, pertanto, altro non è che residui di cibo ed altri fluidi che non essendo stati rimossi per tempo si sono cristallizzati fino a formare depositi ben evidenti.
Il tartaro può assumere diverse colorazioni in base ai pigmenti naturali delle sostanze e degli alimenti consumati con maggior frequenza.
Il suo colore è molto variabile e va dal giallo al bianco, fino a colorazioni più scure e sgradevoli alla vista come il marrone e il nero. Di solito una colorazione di questo genere è dipesa dal consumo eccessivo di caffè, tabacco e vino.
Il tartaro nero tende a formarsi al di sotto delle gengive, nelle zone più difficili da raggiungere ed il suo colore scuro dipende non soltanto dagli alimenti consumati, ma anche e soprattutto dall’ossidazione dell’emoglobina. Problemi di gengivite, infatti, possono dar vita a perdite di sangue anche piuttosto cospicue, con il risultato che l’emoglobina al suo interno tende a macchiare i depositi di tartaro.
Una Situazione di questo genere nel giro di alcuni anni può incidere sul colore del tartaro che tende ad annerirsi sempre di più.
Togliere il tartaro dal dentista, come funziona
In caso di disturbi di questo genere, il rimedio migliore resta comunque affidarsi ad un dentista che intervenga tramite una pulizia dei denti professionale, effettuata associando ulteriori trattamenti specifici quali la levigatura radicolare, che consiste nella rimozione del tartaro situato al di sotto della gengiva e all’interno delle tasche parodontali. La pulizia dentale professionale va effettuata con scadenza semestrale, o comunque secondo il consiglio del medico.
Tartaro nero su denti, digli addio grazie a questi rimedi
Il modo migliore per prevenire placca e tartaro è mettere in pratica con costanza ed attenzione le principali norme di igiene orale: lavarsi i denti dopo ogni pasto principale, usare il filo interdentale per rimuovere i residui di cibo fra dente e dente, ed effettuare risciacqui con un collutorio antiplacca di buona qualità acquistato sotto consiglio del proprio dentista. Infine eliminare alcune brutte abitudini quali il fumo, il consumo di grassi dannosi, cibi zuccherati e ingenti quantità di caffè ed altre sostanze acidificanti, può offrire un solido contributo.
Agire tempestivamente è fondamentale per evitare che gli accumuli di placca e tartaro non pregiudichino la salute delle gengive e la tenuta dei denti. La sottovalutazione del problema, infatti, può portare all’insorgenza di numerose patologie quali la gengivite, a sua volta in grado di degenerare in parodontite